Negli anni che precedettero il mio trasferimento definitivo da Istanbul, i miei gelitori avevano l'abitudine di farmi trascorrere le vacanze estive presso la colonia estiva delle Suore francesi di Notre Dame de Sion a Tarabya. Questa contrada caratterizzata da immensi boschi, lungo la riva sinistra del Bosforo andando verso il Mar Nero, era un luogo di grande gaiezza. Utilizzato come luogo di vacanze estive, era frequentato da ambasciatori, artisti e da tutti quelli che appartenevano all'alta societa' di Istanbul. Mi ricordo che durante le domeniche, quando avevo libera uscita con i miei genitori, andavamo sotto i tigli di un pianoro a fare il picnic ed a volte c'erano tanti di quei greci a far la serenata alla loro bella che anche alcuni turchi, armeni ed ebrei si univano alle loro compagnie. Citiando una descrizione di Philip Mansel nel libro "Costantinopoli", sembrava che 'la divinita' dell'amore avesse scelto quella contrada come sua dimora'. Questa residenza e' situata ai piedi di un'immenso bosco nel quale con i miei compagni passavamo le giornate a giocare e dove era anche facile perdersi, data l'estensione. A volte si andava a fare i bagni al mare; attraversata la strada costiera, c'era collacato sulla sponda del mare un chioschetto in legno, utilizzato come spogliatoio, ed una piccola piattaforma
da dove facevamo i tuffi, ben controllati dalle suore. Come si puo' notare nella foto, questa immensa residenza chiamata chiosco dai turchi (Huber Kiosk), e' stata costruita, alla fine del 1800, dal mercante di armi Herr Augusta Huber, da cui prende il nome, e da suo fratello. Ha una dimensione di 64.000 m2. e si considera che l'italiano Raimondo d'Aronco fu' l'architetto di tutto questo complesso, costruito interamente in legno. Le vicessitudini storiche di questa residenza non sono molto dettagliate ma quello che si sa' e che in seguito la prima guerra mondiale, quando i fratelli Huber ritornarono al loro paese natale, il complesso e' stato acquistato dall'ex ministro delle finanze Necmeddin Molla. Sucessivamente, nel 1932, e' stato acquistato da Mahmut Pascia' e da sua moglie la principessa egiziana Kadriye la quale, dopo un breve periodo, l'ha affittato alle Suore delle scuole francesi di Notre Dame de Sion, le quali, in seguito, l'acquistarono per 5000 TL ed e' stato utilizzato come colonia estiva. Nel 1973 e' stato ceduto ad una societa' privata e nel 1985, espropriato dallo Stato turco, e' stato completamente restaurato.
Questo chiosco, cosi come viene definito, ha un soffitto in legno finemente inciso, 53 stanze, un numero infinito di bagni, splendidi cristalli alti piu' di due metri, armadi di querce con incisioni decorative ed il parquet a forma di mosaico ed e' uno dei migliori esempi dello stile art-nouveau. Attualmente e' di proprieta' dello Stato ed a volte viene utilizzato come residenza presidenziale.
.